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sabato 12 novembre 2011

Confronto combustibili per riscaldamento - prezzi e caratteristiche

Nella tabella sottostante trovate l'elenco dei principali combustibili utilizzati per riscaldamento, i prezzi e le caratteristiche energetiche (potere calorifico inferiore). Per facilitare il confronto nell'ultima colonna è riportato il prezzo per kWh.


Il Legno risulta il combustibile più conveniente. Seguono Metano, Gasolio, GPL e ad ultimo l'energia elettrica, la più cara.

Per calcolare l'energia utile per il riscaldamento bisognerebbe tener conto dell'efficienza degli impianti. Le caldaie a gas e gasolio hanno rendimenti medi di circa 0,75, quelle a legna 0,7 mentre un radiatore elettrico ha rendimento pari ad 1,0.

In questa ipotesi il GPL guizza all'ultimo posto per convenienza (0,21 euro/kWh) insieme al gasolio (0,20 euro/kWh). Il metano (0,12 euro/kWh) resta decisamente più conveniente rispetto a GPL, gasolio e corrente elettrica ma non può certo competere con la legna che con un costo di appena 0,04 euro/kWh risulta il combustibile più economico.


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giovedì 10 novembre 2011

Come risparmiare sul riscaldamento

La spesa per il riscaldamento è tra le voci del bilancio familiare che incide maggiormente. Ciò dipende da molteplici fattori tra cui il costo del combustibile, lo stile di vita, la tipologia e le condizioni dell'impianto e naturalmente anche dalle caratteristiche dell'abitazione quali posizione geografica, forma, orientamento, esposizione e qualità dell'involucro edilizio. Può persino dipendere dalle abitudini del vostro vicino di casa.

L'Italia fortunatamente ha un clima temperato ma è anche vero che il parco degli edifici ha pessime caratteristiche termiche e che la maggior parte dei Comuni si trovano nelle zone climatiche D, E ed F, le più fredde del territorio italiano.

Le strategie per contenere la spesa per il riscaldamento sono numerose. In alcuni casi si tratta di semplici accorgimenti o piccoli interventi in altri di cambiamenti radicali. Di seguito trovate un'elenco di suggerimenti che col tempo mi ripropongo di ampliare in modo da fornirvi una guida sempre più completa su questo argomento.

Soluzioni e consigli per ridurre le spese di riscaldamento

Trasferirsi in una zona più mite - La posizione geografica dell'alloggio incide tantissimo sui consumi. A parità di tutte le altre caratteristiche un alloggio a Lampedusa (zona climatica A con 568 GG) consumerà quasi dieci volte meno rispetto ad un alloggio a Sestriere (zona climatica F con 5165 GG). Zone Climatiche e Gradi Giorno GG.

Scegliere un'abitazione con buone prestazioni energetiche - La scelta dell'abitazione in cui vivere, sia che si tratti di locazione che di acquisto, è un momento cruciale della nostra esistenza. I parametri da tenere da conto sono tantissimi: dimensioni, organizzazione degli spazi, rumorosità, servizi, posti auto, etc, etc, etc. Quasi nessuno, in questa complessa valutazione, tiene in considerazione i consumi. Ora, con l'introduzione dell'obbligo di certificazione energetica degli edifici, sarà più facile orientarsi. Certificazione Energetica dal punto di vista dell'acquirente o dell'affittuario

Riscaldare solo gli ambienti utilizzatiAmbienti adiacenti non riscaldati - calcolo della temperatura

Usare la legna come combustibile - La legna, oltre ad essere una risorsa rinnovabile, è molto più economica dell'energia elettrica, del gasolio, del GPL e del metano. La legna come combustibile per il riscaldamento

Scegliere un piumino da letto adatto - In camera da letto può essere ragionevole mantenere una temperatura più bassa. L'importante è scegliere il piumino giusto. I piumini da letto, il grado calore e i Tog



martedì 1 novembre 2011

La legna come combustibile per il riscaldamento

Legna combustibile riscaldamento stufa
La legna è un ottimo combustibile. Il suo impiego per riscaldamento e per la cottura dei cibi risale alla notte dei tempi e solo negli ultimi secoli è stato progressivamente accantonato preferendo prima il carbone, poi il petrolio ed infine il gas. Indubbiamente la facilità di gestione ed utilizzo del gas naturale ha rappresentato un salto nella modernità al quale non si poteva rinunciare, specie nelle città e metropoli. Tuttavia, nelle località montane e rurali l'uso della legna per riscaldamento è rimasto abbastanza diffuso. Ultimamente a causa dell'aumento del costo dei combustibili, in particolare gasolio e gas, la legna sta ritornando in auge.

La legna, come combustibile, presenta numerosi vantaggi. Innanzitutto le stufe e caldaie a legna di ultima generazione offrono rendimenti elevati ed una buona installazione garantisce assenza di fumi negli ambienti. Ma l'aspetto più interessante è che si tratta di una risorsa rinnovabile con un costo decisamente inferiore rispetto ad altri combustibili. Un chilogrammo di legna ben stagionata ha un potere calorifico di circa 4000 kcal ed un costo di 0,13 euro. La medesima quantità di energia ha un costo di quasi 0,73 euro nel caso del GPL da riscaldamento e di circa 0,39 euro nel caso del metano.

Per chi vive in campagna o in montagna e possiede un po di terra vi è poi la possibilità di procurarsi la legna a costo quasi zero. Alcuni Comuni inoltre concedono di raccogliere la legna dai boschi attenendosi ad alcune regole (se interessati informatevi presso il vostro Comune). Nelle città, purtroppo, il riscaldamento a legna, è poco proponibile per le difficoltà di approvvigionamento e di stoccaggio del legname e di smaltimento delle ceneri.

Riscaldarsi con la legna richiede lo svolgimento di diverse mansioni. Per molti questo costituisce uno svantaggio per altri un piacevole rituale.

  • procurarsi la legna e accatastarla in un luogo coperto e ventilato
  • trasportarla quotidianamente in casa
  • accendere la stufa (operazione che non va sottovalutata)
  • alimentare la stufa ad intervalli regolari (ogni due o tre ore)
  • rimuovere la cenere
  • pulire attorno alla stufa
  • pulire periodicamente la canna fumaria

I beneficio però sono consistenti sia in termini ecologici che economici. Giusto per farsi un'idea, per un edificio a solo di 200 metri quadri di classe energetica G (come la maggior parte delle costruzioni in Italia) e prestazione energetica EPi = 150 kWh/m2 anno, riscaldandosi con GPL, saranno necessari circa 4730 euro/anno. Con la legna la spesa sarà di circa 840 euro se la acquistate o gratis se disponete di sufficiente terreno. Ciò rappresenta una bella boccata di ossigeno nell'economia familiare ed una rassicurante autosufficienza almeno per questa voce di bilancio. Per un confronto più corretto bisognerebbe tenere conto anche dei rendimenti degli impianti. In genere le caldaie a gas sono un po più efficienti rispetto a quelle a legna ma questo non compensa il divario nei prezzi dei combustibili.

La legna inoltre è una risorsa reperibile localmente a "km zero" e la scelta di utilizzarla come combustibile favorisce lo sviluppo della comunità in cui si vive anziché le multinazionali del gas e del petrolio.

Legna combustibile riscaldamento
Ci sono altri vantaggi da non sottovalutare particolarmente evidenti per chi dispone di terreno boschivo o culture arbustive (olivi, noccioli, etc). Il fabbisogno di legna, in questi casi, viene generato dalla normale gestione dei terreni (potatura, pulizia degli argini, etc) e la scelta di riscaldarsi con la legna aiuta a smaltire ila legname che altrimenti sarebbe solo d'intralcio. La cenere inoltre, ridistribuita nei campi, costituisce un buon nutrimento per le piante. In altre parole nella vita in campagna l'utilizzo della legna come combustibile fa parte di un ciclo virtuoso del tutto naturale.

La presenza in casa di un focolare modifica il modo di vivere e di concepire gli spazi accentrando attorno a se la vita familiare. Per questo conviene installare stufa o termocamino in soggiorno o in un'ampia cucina / living come avveniva un tempo con le cucine economiche nelle case contadine. Naturalmente esiste anche la possibilità di installare una caldaia a legna in un apposito locale tecnico ma questo, a mio avviso, toglie un po di magia.

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venerdì 5 marzo 2010

Contatori di calore per l'ammodernamento dei vecchi impianti centralizzati

Il riscaldamento di molti palazzi di vecchia costruzione, in Serbia, impiega caldaie centralizzate con uno schema d'impianto a colonna e radiatori in serie. Negli appartamenti non è possibile spegnere l'impianto ne impostare alcun tipo di regolazione. Così il riscaldamento è in funzione dalle 6 del mattino sino alle 9 di sera per tutta la lunga stagione invernale. Funziona quando non si è in casa, quando si è in vacanza e funziona anche negli appartamenti non abitati.

Il pagamento dei consumi avviene con il metodo dei millesimo, come avveniva in Italia e forse avviene ancora per alcuni impianti di vecchia concezione. Naturalmente, a causa del clima rigido, le spese per il riscaldamento incidono significativamente sul bilancio delle famiglie e specie in questo periodo che la Serbia è flagellata da un'ondata di aumenti generalizzati, tutti si lamentano. Il reddito medio netto mensile, in questo paese, e di circa 300 euro e nei periodi invernali la metà finisce per pagare le utenze. Ma questa modalità di gestione è anche poco ecologica e non consente la possibilità di razionalizzare i propri consumi.


Le modifiche necessarie per modernizzare queste tipologie d'impianto sono piuttosto devastanti ed onerosa. Tuttavia esistono delle tecnologie che si basano su contatori di calore e centraline elettroniche che permettono, con poche modifiche, il sezionamento dei consumi nei singoli appartamenti ed una sofisticata regolazione dei singoli radiatori.

Le soluzione sono molteplici ed esistono modelli wireless che rendono l'applicazione davvero poco invasiva.

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