Il riscaldamento di molti palazzi di vecchia costruzione, in Serbia, impiega caldaie centralizzate con uno schema d'impianto a colonna e radiatori in serie. Negli appartamenti non è possibile spegnere l'impianto ne impostare alcun tipo di regolazione. Così il riscaldamento è in funzione dalle 6 del mattino sino alle 9 di sera per tutta la lunga stagione invernale. Funziona quando non si è in casa, quando si è in vacanza e funziona anche negli appartamenti non abitati.
Il pagamento dei consumi avviene con il metodo dei millesimo, come avveniva in Italia e forse avviene ancora per alcuni impianti di vecchia concezione. Naturalmente, a causa del clima rigido, le spese per il riscaldamento incidono significativamente sul bilancio delle famiglie e specie in questo periodo che la Serbia è flagellata da un'ondata di aumenti generalizzati, tutti si lamentano. Il reddito medio netto mensile, in questo paese, e di circa 300 euro e nei periodi invernali la metà finisce per pagare le utenze. Ma questa modalità di gestione è anche poco ecologica e non consente la possibilità di razionalizzare i propri consumi.
Le modifiche necessarie per modernizzare queste tipologie d'impianto sono piuttosto devastanti ed onerosa. Tuttavia esistono delle tecnologie che si basano su contatori di calore e centraline elettroniche che permettono, con poche modifiche, il sezionamento dei consumi nei singoli appartamenti ed una sofisticata regolazione dei singoli radiatori.
Le soluzione sono molteplici ed esistono modelli wireless che rendono l'applicazione davvero poco invasiva.
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E magari in Italia fosse tutto rose e fiori. Anche in Italia riscaldamenti centralizzati ce ne sono eccome! Basta andare nei condomini romani del centro. Certa gente si oppone alle minime modifiche sugli impianti... specie gli anziani, che poi sono quelli che caldeggiano a più non posso l'accensione dei riscaldamenti per 12 ore continuate... mah!
RispondiEliminaComunque belli i tuoi racconti... è molto utile poterci raffrontare a delle situazioni vicine a noi! Grazie!
Temo purtroppo che tu abbia ragione e che anche in Italia ci sia ancora molto da fare. Ma qui non hanno nemmeno iniziato.
RispondiEliminaComunque è proprio così, dal confronto si riescono a capire tante cose. Inoltre penso che l'ecologia non sia un problema Italiano ma riguarda tutto il pianeta. E' per questo che scrivo anche di questo paese che inizio a conoscere meglio.