Nella potatura di produzione degli olivi ci sono due obiettivi fondamentali:
Personalmente preferisco contenerne l'altezza attorno ai 4-5 metri. In questo modo buona parte della potatura e della raccolta può essere fatta da terra e comunque non è necessario utilizzare scale alte a vantaggio della sicurezza. Un tempo si preferivano piante più alte per ricavarne legna da ardere e per evitare che il bestiame rovinasse le fronde più basse.
In generale la pianta và dimensionata per il nutrimento disponibile.
Nella foto sotto mostro un oliveto abbandonato ed improduttivo. La vegetazione è solo in alto.
Ciò accade anche dopo una gelata, un'incendio o semplicemente quando la pianta è infestata dai rovi. In questo caso converebbe forse tagliare la pianta al piede ed allevare i polloni.
In ogni caso ogni 15-20 anni una pianta può essere tagliata al ceppo per ringiovanirla. Il legno non deve prevalere.
Bisogna tener inoltre presente che l'olivo, come già accennavo in un mio precedente post, è una pianta basitona cioè un cespuglio.
E' preferibile potare dalla metà di Febbraio sino ad Aprile o Maggio. La pianta soffre le gelate ed è più vulnerabile se ha subito tagli decisi. L'olivo è comunque una pianta robusta.
Con la potatura si deve ottenere un corretto rapporto tra legno e parte vegetativa. Nel caso vi sia troppo legno vecchio e poca vegetazione nuova bisogna intervenire con tagli più decisi.
Il rapporto tra legno e vegetazione dipende anche dalla varietà delle piante. Nel leccino, ad esempio, le frasche sono preponderanti con getti fino a 60 cm mentre nel frantoio i getti non superano i 40 cm. Quest'ultima varietà si riconosce anche perchè ha le foglie più argentate.
Bisogna inoltre creare un buon equilibrio tra funzione vegetativa e funzione riproduttiva osservare il volume e la densità della chioma.
In generale i polloni ed i succhioni verticali vanno tolti.
Anche il numero di polloni e succhioni è un fattore importante, se sono troppi vuol dire che c'è qualcosa che non và. Un succhione cattivo è molto verticale e posto vicino al fusto. Assorbe l'energia della pianta indebolendo gli altri rami. Un succhione non cattivo può essere ingentilito scorciandolo in modo che si pieghi ancora di più. Questo mette anche in equilibrio la pianta perchè l'energia in eccesso (che genera il succhione) va a finire in buona vegetazione. Se si riesce a piegarlo, magari mettendolo sotto un altro ramo, diventa una branca buona.
E' necessario inoltre svuotare la pianta tagliando tutti i getti interni alle tre branche principali in modo che prenda luce.
Ogni parte di legno nuovo porterà delle gemme a legno e delle gemme a fiore.
I fiori sui brindilli si formano sulla punta mentre il ramo fruttiferi vero e propro è quello dove il ramo va avanti rispetto ai fiori. Dopo un pò di anni i rami si esauriscono e possono essere tagliati.
La forma della pianta è importante per consentire le potature successive, la raccolta, l'accesso con le macchine agricole ed i trattamenti.
Sintesi delle operazioni fondamentali di potatura.
Dopo aver appreso le logiche fondamentali il mio suggerimento è di osservare la pianta e fare piccole sperimentazioni.
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- mantenere la forma
- avere prodotto
Personalmente preferisco contenerne l'altezza attorno ai 4-5 metri. In questo modo buona parte della potatura e della raccolta può essere fatta da terra e comunque non è necessario utilizzare scale alte a vantaggio della sicurezza. Un tempo si preferivano piante più alte per ricavarne legna da ardere e per evitare che il bestiame rovinasse le fronde più basse.
In generale la pianta và dimensionata per il nutrimento disponibile.
Nella foto sotto mostro un oliveto abbandonato ed improduttivo. La vegetazione è solo in alto.
Ciò accade anche dopo una gelata, un'incendio o semplicemente quando la pianta è infestata dai rovi. In questo caso converebbe forse tagliare la pianta al piede ed allevare i polloni.
In ogni caso ogni 15-20 anni una pianta può essere tagliata al ceppo per ringiovanirla. Il legno non deve prevalere.
Bisogna tener inoltre presente che l'olivo, come già accennavo in un mio precedente post, è una pianta basitona cioè un cespuglio.
E' preferibile potare dalla metà di Febbraio sino ad Aprile o Maggio. La pianta soffre le gelate ed è più vulnerabile se ha subito tagli decisi. L'olivo è comunque una pianta robusta.
Con la potatura si deve ottenere un corretto rapporto tra legno e parte vegetativa. Nel caso vi sia troppo legno vecchio e poca vegetazione nuova bisogna intervenire con tagli più decisi.
Il rapporto tra legno e vegetazione dipende anche dalla varietà delle piante. Nel leccino, ad esempio, le frasche sono preponderanti con getti fino a 60 cm mentre nel frantoio i getti non superano i 40 cm. Quest'ultima varietà si riconosce anche perchè ha le foglie più argentate.
Bisogna inoltre creare un buon equilibrio tra funzione vegetativa e funzione riproduttiva osservare il volume e la densità della chioma.
In generale i polloni ed i succhioni verticali vanno tolti.
Anche il numero di polloni e succhioni è un fattore importante, se sono troppi vuol dire che c'è qualcosa che non và. Un succhione cattivo è molto verticale e posto vicino al fusto. Assorbe l'energia della pianta indebolendo gli altri rami. Un succhione non cattivo può essere ingentilito scorciandolo in modo che si pieghi ancora di più. Questo mette anche in equilibrio la pianta perchè l'energia in eccesso (che genera il succhione) va a finire in buona vegetazione. Se si riesce a piegarlo, magari mettendolo sotto un altro ramo, diventa una branca buona.
E' necessario inoltre svuotare la pianta tagliando tutti i getti interni alle tre branche principali in modo che prenda luce.
Ogni parte di legno nuovo porterà delle gemme a legno e delle gemme a fiore.
I fiori sui brindilli si formano sulla punta mentre il ramo fruttiferi vero e propro è quello dove il ramo va avanti rispetto ai fiori. Dopo un pò di anni i rami si esauriscono e possono essere tagliati.
La forma della pianta è importante per consentire le potature successive, la raccolta, l'accesso con le macchine agricole ed i trattamenti.
Sintesi delle operazioni fondamentali di potatura.
- osservare la pianta
- evitare tagli troppo grossi
- eliminare i polloni
- svuotare l'interno della pianta da tutti i getti
- eliminare i succhioni cattivi
- ingentilire i succhini buoni
- eseguire i tagli di ritorno
Dopo aver appreso le logiche fondamentali il mio suggerimento è di osservare la pianta e fare piccole sperimentazioni.
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Sei stato utilissimo. Finalmente so come potare i miei due olivi. Grazie!!
RispondiEliminamax... io l'ho già potato (sbagliando) a novembre... perchè avevo paura della neve. Che dici... devo ripotarlo in maggio?
RispondiEliminaCiao Marco, penso che una potatura all'anno sia più che sufficiente. Ma ti fanno qualche oliva ???
RispondiEliminaNel tuo caso penso che la potatura possa essere più un fatto estetico che di produzione.
Un saluto.
Complimenti per l'articolo.
RispondiEliminaUn appunto, Al punto 2''evitare tagli troppo grossi'' sostituire con: ''sui tagli grossi medicamentare'' :)
Grazie Beppe, modificherò il post seguendo il tuo suggerimento che trovo corretto.
RispondiEliminaPiù utile potare a novembre quando la pianta è in quiescenza e darle la possibilità di riprendersi in primavera. Le potature più pesanti si fanno eccome sia per la produzione futura, sia per il ringiovanimento.
RispondiEliminaVirgilio.
Ciao Virgilio, in questo post parlo principalmente della potatura di produzione che, almeno qui in Toscana, consigliano di fare così come ho descritto.
RispondiEliminaPer zone climatiche più miti il discorso è differente.
Ciao e grazie del commento.
Hai scritto un articolo molto chiaro, comprensibile, purtroppo c'è troppe persone che propongono delle tecniche prive di conoscenza scientifica
Elimina.peccato!
Grazie Anna Maria,....troppo gentile. Un saluto
Eliminagrazieper i tuoi preziosi consigli, infatti i miei olivi li poto così, ma non miè chiara le "potatura di ritorno" se puoi me la potresti spiegare meglio, grazie
RispondiEliminaCiao Sofia Teresa, in generale, con “taglio di ritorno” si intende il taglio di un ramo che si desidera accorciare, in corrispondenza dell’attaccatura
RispondiEliminadi un ramo più basso che in questo modo verrà privilegiato. Quest'ultimo, più contenuto, va a sostituire il precedente contenendo la pianta.
Questa tecnica si usa molto, anche per gli alberi da frutta, per contenere le chiome e la pianta in generale.
Nel caso degli olivi, dove le fronde che si dipartono dalle branchie laterali sono piegate verso il basso, consiste nel tagliare i getti più interni, ormai esausti e poco produttivi, in modo che vengano rimpiazzati da quelli più giovani ed esterni.
Più avanti dedicherò alcuni articoli specifici ai "tagli di ritorno" e sicuramente con il supporto di alcune foto riuscirò a rendere più comprensibile questa tecnica di potatura.
Cia e grazie del tuo commento.
Max
ciao max. sono giancarlo. ho una ventina di ulivi secolari, nelle marche, diversi dei quali abbastanza malconci. sono due anni che sto imparando a potare e devo dire che i primi risultati sembrano abbastnaza incoraggianti. lo scorso anno ho frequentato un corso e una lezione è stata tenuta da me come parte del corso. il prof mi ha suggerito di fare dlle scelte "decise" per rifondare le piante e soprattutto abbassarle. mi trovavo con alberi che avevano 6-7 branche principali. ho lasciato massimo 3-4 branche grosse e le altre le ho tolte tutte. ho abbassato le piante e ora sono senz'altro più accessibili. quest'anno sto iniziando a potare nelle poche ore libere che ho ed ho un dubbio che mi attanglia: questo sarà l'anno del carico. vedo e riconosco che dovrei abbassare ancora, e soprattutto dovrei rifondare alcune branche. ma vedo anche e riconosco che tutti quei rami che dovrei tagliare saranno stracolmi di olive. ho pensato che mi faccio il raccolto e poi poto più deciso il prossimo anno. oppure non devo pensare così? altra domanda: per egolarizzare la raccolta cercando di eliminare l'alternanza che tecnica di potatura useresti? grazie e scusa la lungaggine, giancarlo. p.s. complimenti vivissimi per le tue idee.
RispondiEliminaCiao Giancarlo,
RispondiEliminavisto che hai tempo limitato a disposizione, concordo con la tua scelta di non esagerare con la potatura. Puoi attendere il raccolto che altrimenti, esagerando con i tagli, sarebbe minore. Per quanto riguarda l'alternanza nella produzione di olive conviene potare più spesso evitando tagli drastici. In gran parte l'alternanza dipende proprio dalla potatura che molti eseguono più radicale ogni due anni. Devi raggiungere una forma di pianta e tentare di mantenerla nel tempo operando con costanza. Comunque questo è un traguardo che inizialmente puoi raggiungere con più gradualità.
Spero di esserti stato utile e ti ringrazio del tuo commento.
A presto Max
Ciao sono kety , circa tre anni fa ho comprato 8 ulivi questi ulivi sono cresciuti molto bene , frutti solo 1 o 2 per pianta non gli ho mai potati perchè pensavo fossero ancora troppo giovani, quest' anno ho messo mano alle forbici a fine febbraio, sempre sotto consiglio di qualcuno che sapeva , fino a qui tutto bene ero soddisfatta della bella potatura fatta , solo ora però che tutti gli alberi sono in fiore mi sta attanagliando un senso di colpa , perchè non hanno ancora messo una foglia ,cosa dici avrò sbagliato a fare qualcosa o devo solo attendere ?
RispondiEliminaCiao Kety, da quello che scrivi non mi sembra che tu abbia fatto nulla di nocivo alle tue piante. Quindi non devi avere sensi di colpa. L'olivo, inoltre, è una pianta forte. Naturalmente dipende anche dalla varietà della pianta e dalle condizioni climatiche della tua zona.
RispondiEliminaAlcune delle mie piante, specie quelle più vigorose, hanno iniziato a gettare in questo periodo, ma altre sembrano ancora in letargo. Abbi fede e fammi sapere.
Ciao Max
Caro Max,
RispondiEliminaho un uliveto che purtroppo, per incuranza di chi doveva mantenermelo pulito, è andato a fuoco. I danni maggiori naturalmente sono stati dove c'era ancora a terra la legna della precedente potatura nel resto il fuoco ha bruciato le fronde più basse la sciando molto secco. Sulle piante più compromesse ho preso coraggio e ho apportato dei grossi tagli sui rami principali per rinnovare radicalmente la pianta (spero di non aver fatto danno e che nel giro di tre quattro anni la pianta si riformi) le altre piante meno danneggiate mi mettono in grossa difficoltà: se le guardo dall'alto sembrano tutte verdi, perché la parte superiore della chioma è integra, se ci entro dentro è un disastro, la quantità di rami secchi nella parte produttiva della pianta è notevole. Ora mi chiedo se valga veramente la pena mettersi a ripulire le piante con forbici e seghetto con il risultato di mandarle in alto e conservare i ciuffi verdi agli apici (con un grandissimo dispendio di tempo e di energie) oppure se sia necessario anche su queste piante operare in modo più deciso con dei tagli più importanti sui rami portanti e fare ripartire da capo la vegetazione nuova? oppure potrei operare a piante alterne: cioè ne poto una in questo modo e l'altra non la tocco nemmeno, nella speranza che mi produca qualche oliva sulla vegetazione residua e poi intervengo in modo deciso l'anno prossimo anche su queste?
Dimenticavo: sono in sicilia, con clima mite e pochi rischi di gelate quindi inizio a potare adesso, visto che mi aspettano 250 piante.
Ti ringrazio in anticipo per il tuo prezioso consiglio.
Federico
Ciao Federico, molto dipende dall'entità dei danni causati dall'incendio e da altre questioni più soggettive.
RispondiEliminaNel tuo caso (da quanto ho potuto apprendere dalla tua descrizione), l’approccio di procedere a piante alterne, con l’obbiettivo di ottenere un po’ di prodotto e ridurre il carico di lavoro mi sembra ragionevole. In primavera, con il risveglio vegetativo, avrai modo di verificare come rispondono le piante e perfezionare la potatura con gradualità.
Per le piante che hanno subito danni elevati, come accennavo nell'articolo, potrebbe convenire tagliarle al piede. In primavera la pianta inizierà a gettare i nuovi polloni e nel giro di alcuni anni sarà nuovamente produttiva. Un apparato radicale ben sviluppato, sempre che non sia stato compromesso dal fuoco (ma non mi sembra il tuo caso), darà molta energia alla tua futura pianta che crescerà rapidamente.
Intanto ti ringrazio del tuo commento e sarò felice di sapere l’esito del tuo intervento.
Un saluto MaxT
Ciao Max, grazie per la risposta immediata. Credo proprio che procederò a piante alterne per vedere come rispondono alla ripresa vegetativa quelle che lascio non potate (magari si riprendono da sé e l'anno prossimo le sistemo eliminando le parti secche e comunque credo che qualcosa riusciranno a produrre qualcosa) e allo stesso tempo risparmio un po' di lavoro. Veramente non mi sento di tagliare al piede le piante più compromesse, le ho già ridotte ai rami principali, dove già c'è qualche piccolo germoglio che promette di farle riformare; è vero che alla base hanno molti polloni nuovi, che al momento non tocco in attesa di vedere come si comporta la pianta sui tagli e anche per permettere la fotosintesi, però sinceramente non riesco a eliminare del tutto il tronco; sarà forse un approccio troppo sentimentale. Comunque ti aggiornerò facendoti sapere come procede.
RispondiEliminaGrazie ancora
Federico
Ciao Max,
RispondiEliminacome promesso ti aggiorno sul mio lavoro di potatura: alla fine non sono riuscito nel proposito di potare a piante alterne e quindi sto procedendo in modo sistematico; pazienza ci metto più tempo ma l'uliveto sta piano piano prendendo forma. Le piante incendiate le ho ridotte ai trochi principali, le altre le ho potate nomalmente. In questa parte di uliveto il grosso è fatto, adesso mi restano ancora 80 piante circa in un altro lotto che non viene potato da anni e necessita assolutamente di luce. Da qui ad aprile avrò tempo per completare. Adesso mi si pone un altro problema: come concimare l'uliveto? Premesso che non voglio utilizzare concimi chimici, vorrei utilizzare un ammendante organico; pensi che sia sufficiente a far riprendere la vegetazione, perché al momento l'uliveto ha bisogno di rifare vegetazione, più che di produrre olive.
Grazie e un saluto e buon anno anche se con ritardo
Federico
Ciao Federico, innanzitutto ti suggerisco di leggere il seguente articolo.
RispondiEliminahttp://myecomondo.blogspot.com/2009/02/un-post-terra-terra.html
Per quanto riguarda il tuo uliveto mi è difficile valutare quali possano essere le esigenze del terreno. Certamente se è povero di sostanza organica sarebbe bene mettere un po di ammendante sotto chioma. Tuttavia avendo eseguito una potatura abbastanza drastica le piante disporranno di un forte apparato radicale per nutrire piante ridimensionate. Ciò vale sia per quelle vittime dell'incendio che per quelle 80 piante abbandonate che vuoi riprendere. In tal caso potresti non dargli proprio niente.
Ti ringrazio per l'aggiornamento e per gli auguri che ricambio di cuore.
Ciao MaxT
ciao Max, leggevo con molta curiosità e interesse i tuoi consigli sulla potatura degli ulivi, io possiedo un ulivo non per fare raccolto ma solo da ornamento, vivo in Veneto e precisamente in provincia di venezia, quest'anno come l'anno scorso il mio ulivo si è spogliato tutto tranne qualche chioma sopra è già il secondo anno che d'inverno mi fa questo scherzo, cosa dici che sia da gingiovanire?L'ulivo ha circa 30 anni e ha un diametro del tronco principale di circa 30 centimetri.vorrei inviarti qualche foto ma non so come fare.
RispondiEliminagrazie.
Ciao Andrea, per ragioni di privacy non pubblico la mia email. Potresti lasciarmi la tua email in un commento che non renderò pubblico. In questo modo potrò comunicarti la mia email che potrai utilizzare per inviarmi le foto dell'ulivo.
RispondiEliminaUn saluto
MaxT
ciao a tutti volevo sapere quali sono i polloni e quali i succhioni?
RispondiEliminapoi volevo sapere se nei tronchi in alto si devono togliere tutte le nuove scattature perchè o notato che nei tronchi in alto la corteccia sempra bruciata come posso risolvere questo problema grazie
Ciao Anonimo, i polloni sono i getti che si sviluppano dalla base dell'ulivo mentre i succhioni sono i getti verticali che si sviluppano dalle parti aeree della pianta.
RispondiEliminaIn genere vanno tagliati i getti in alto rivolti verso l'interno del vaso e vanno lasciati quelli che nascono sui grondacci specie se orizzontali.
Per quanto riguarda lo stato della corteccia mi è difficile aiutarti perché dovrei vedere le piante.
Ciao e grazie del commento.
MaxT
ragazzi, sul tronco del mio olivo sono cresciuti dei fungi bianchi;
RispondiEliminaio li ho tolti ma non sono riuscito a capire se son o dannosi o meno, ne' sono riuscito a trovarli sui manuali dei funghi o su internet.
qualcuno sa dirmi cosa sono??
grazie
Ciao Max, dopo quasi un anno di silenzio mi rifaccio vivo per aggiornarti sullo stato dell'uliveto che, dopo un incendio, ho recuperato l'anno scorso: gli alberi che non sono stati colpiti dall'incendio hanno fruttificato e a giorni raccoglierò, tra quelli incendiati la maggior parte ha rivegetato e, dopo la spollonatura estiva, presentano adesso numerosi getti vigorosi che sottoporrò a un primo leggero diradamento, pochi non ce l'hanno fatta, ma hanno rigettato dalla base numerosi polloni. Proprio qualche giorno fa ho tagliato i tronchi secchi e ho scelto i polloni più vigorosi (3 per ogni ceppaia) che innesterò nella prossima primavera. Adesso l'uliveto ha decisamente un aspetto migliore, resta da potare un'altra parte che non sono arrivato a fare l'anno scorso ... ma questo sarà lavoro per il prossimo inverno. Ciao e buon lavoro, Federico.
RispondiEliminaCiao Federico, mi ricordo bene di te e del tuo uliveto. Sono contento che le piante inizino a riprendersi e mi ha fatto molto piacere che tu ti sia ricordato di aggiornarmi.
RispondiEliminaA presto
Ciao Max, ti aggiorno sui lavori di potatura del mio uliveto: in questi giorni ho ripreso con la pottaura di una parte di uliveto che da diversi anni non era più potata, l'aspetto era più simile a un bosco che a un uliveto; sono riuscito a potare e recuperare la forma degli ulivi sulle file esterne, che prendono più luce e in qualche modo non sono sfuggiti troppo verso l'alto. L'operazione di ribassamento e di pulizia dal secco interno è stata impegnativa e abbastanza lunga, ma il risultato finale non è male. Il discorso è cambiato con le file interne, dove gli alberi si sono addossati gli uni agli altri,. sfuggendo in alto, ombreggiandosi e riempendosi di secco all'interno, mentre tutta la vegetazione vigorosa e verde era in alto. Dopo il primo tentativo di recuperare la forma, ho desistito quasi immediatamente e ho ridotto le piante ai tronchi principali, sperando che si riempiano di vegetazione come hanno fatto gli altri su cui ho operato allo stesso modo, dopo l'incendio. Per il momento, anche perché la mole di lavoro di pulizia e bruciatura dei rami nei prossimi giorni sarà non indifferente, ho deciso di lasciare le ultime 20 piante così come sono, allo stato di un vero e proprio boschetto di ulivi, ombreggiato e sicuramente con un suo fascino... magari l'anno prossimo li poterò come gli altri e uniformerò tutto.
EliminaA presto,
Federico
Ciao Federico, potare le piante di ulivo quando sono "sfuggite" è veramente faticoso. Credo che la gente che non ha mai avuto a che fare con la campagna non si possa rendere conto della mole di lavoro non solo per potare ma anche per smaltire i residui di potatura. Spesso ribassare le piante è anche pericoloso. Un mio amico mi raccontava proprio in questi giorni che al pronto soccorso c'è un certo via vai di potini. Fortunatamente piccoli infortuni! Fai bene quindi a procedere con gradualità, meglio gestire bene una parte dell'uliveto.
RispondiEliminaUn saluto e buon lavoro
ciao Max, rieccomi nuovamente per aggiornarti sui lavori nell'uliveto. Le piante che 2 anni fa ho capitozzato perché colpite dall'incendio hanno riformato una bellissisma chioma piena di vegetazione. In questi giorni sto provvedendo alla spollonatura alla base del tronco e a un diradamento della chioma, per far entrare la luce, con in alcuni casi alcuni tagli per aggiustarne la forma, eliminare rami che non promettono nulla di buono a favore della vegetazione vigorosa che invece va via via formando la nuova chioma. Sono soddisfatto del lavoro svolto, adesso mi ritrovo piante totalmente rinnovate, belle da vedersi e credo che l'anno prossimo saranno già pronte per la produzione. Avendo acquistato un ulteriore appezzamento di uliveto confinante, abbandonato da anni, mi sono caricato di ulteriore lavoro per il recupero dei circa 80 alberi di ulivo presenti... tanto per non farsi mancare il da fare durante l'inverno!
EliminaBuon lavoro a te,
Federico
Ciao Federico, sono contento di sentire che le tue piante fanno progressi ed ora sono folte e vigorose. Hai avuto pazienza e coraggio a sobbarcarti tutto quel lavoro, ma evidentemente hai energie da vendere visto che ti stai espandendo. Mi chiedevo se oltre alle folte chiome hanno iniziato anche a produrre. Spero di si e comunque, se non quest'anno, il prossimo sicuramente ti ricompenseranno.
EliminaUn saluto e buon lavoro anche a te
PS: io stò raccogliendo tra un acquazzone e l'altro
Ciao Max, eh sì! C'è voluto un gran lavoro, ma piano piano gli ulivi mi danno soddisfazione. Quest'anno non hanno prodotto, tranne qualche piccola cosa, ma in generale è stata annata di scarica e nemmeno le piante che hanno subito interventi meno drastici hanno prodotto... speriamo nella prossima stagione. Nei prossimi giorni mi dedicherò alle nuove 80 piante abbandonate da anni e sfuggite tutte in alto, su cui dovrò operare in modo altrettanto radicale. Ma il problema non è tanto la potatura, quanto l'eliminazione dei rami una volta caduti a terra!! Ma anche questo lavoro avrà un termine.
EliminaCiao e buon lavoro!
Ciao Federico, anch'io quest'anno mi dedicherò ad una parte dell'uliveto con vecchi alberi sfuggiti in alto (ed anche con un bel pò di infestanti). Le parti legnose più consistenti le userò come legna da ardere (ormai il GPL non lo uso più e ci scaldiamo con due stufe a legna). La rimanente parte dovrò bruciarla. Sono piante vecchie con molto legno e per renderle nuovamente produttive forse farei bene a tagliarle alla base e allevare i nuovi polloni, ma questo mi dispiacerebbe. Sono piante interessanti, alcune centenarie e probabilmente mi limiterò a risistemarle un po'.
EliminaUn saluto e buon lavoro
Ciao Max,
Eliminaho finito da circa una ventina di giorni con la potatura dell'uliveto abbandonato, anche se mi sono rimaste le ultime 15 piante. Sarebbe una giornata ancora di lavoro e un ultimo sforzo, ma ho deciso di rimandarle all'anno prossimo... non ne potevo più! Ci ho messo una settimana piena per potarne una sessantina, alcune le ho dovute tagliare al piede per allevare i polloni che dovrò innestare (alcuni sono già così grandi che ai primi di maggio li innesterò!), altri li ho ridotti abbassandoli notevolmente e levando tutto il legno in alto, pochi si sono prestati a una potatura normale. E' uscita fuori una gran quantità di rami da eliminare e una buona parte li ho dati ad una persona che mi ha ripulito il campo in cambio della legna più grossa da ardere. Il resto finirò di sgomberarlo io. Dopo tanto lavoro sono impaziente di vedere come risponderanno le piante. Ci dovrò lavorare sopra ancora un paio d'anni per riportarle in produzione, ma sono fiducioso. L'ulivo non delude mai, ha energia da vendere e ne infonde anche a chi lo cura!
Ti aggiornerò sugli sviluppi.
Ciao e buon lavoro!
Ciao Federico, e scusami se ti rispondo in ritardo. Quest'anno, nella mia zona, ha piovuto incessantemente e ho dedicato poco tempo all'uliveto. Sto tentando di recuperare in questi giorni ma sono terrorizzato dall'idea di trovarmi con montagne di vegetazione da smaltire. Farò quel che mi riesce sperando che gli olivi non si offendano troppo. Delle 400 piante sono riuscito a potarne un centinaio. Un po' di olio riuscirò a farlo. Per quest'anno mi dovrò accontentare.
EliminaUn caro saluto
Ciao Max, complimenti e grazie per i consigli. Sono proprietario di un oliveto abbastanza grande (circa 400 piante) in una zona collinare in Calabria. Coltivandolo quasi da solo purtroppo non riesco a potare e a compiere tutta la manutenzione nei tempi giusti. E' possibile potare i polloni alla base dei piedi ed eventualmente anche i succhioni all'interno fino a giugno? Grazie in anticipo per la risposta, Alessandro
RispondiEliminaCiao Alessandro, penso che non ci siano problemi. Un saluto e buona potatura.
EliminaSalve io ho fatto potare un olivo da un incompetente un paio di anni fa. La pianta sembrava morta ma ho notato che dalla base sono usciti tutti rametti vivi.
RispondiEliminaCome devo comportarmiper far uscire un altra pianta ? E' giusto lasciare di tutto il cespuglio di nuovi rametti solamente 3 o 4 ?
Ciao Anonimo, mi sembra ragionevole lasciare 3 o 4 polloni (nuovi getti da terra). Se la pianta ha scopo solo decorativo potrai allevarla secondo i tuoi gusti.
RispondiEliminaUn saluto
Ho letto altrove nel blog che mediamente si possono raccogliere 15 kg di olive da un albero e circa 90 kg di olive in una giornata, cioe' il raccolto da sei alberi.
RispondiEliminaVorrei sapere se questa stima riflette il lavoro di una persona al giorno o piu' persone.
Grazie dell'attenzione, Alberto Zennaro
Ciao Alberto, direi che è un quantitativo medio verosimile nella zona della Valdera in Toscana e raccogliendo a mano. Ci sono naturalmente tantissime variabili a cominciare dal tempo (quello atmosferico) che spesso impedisce di raccogliere, dall'annata più o meno buona, etc.
RispondiEliminaUn saluto
ciao a tutti. mi chiamo antonio.vivo in sardegna prov. di Oristano.
RispondiEliminagirando su internet, ho trovato questo forum interessante e volevo mettere a voi questo mio problema.
Mia suocera ha un piccolo olivetto a livello familiare.
A novembre, quando si inizia la raccolta delle olive, che fosse o no annata, portavamo a casa circa due bei bidoni da 25 lt di olio..
un olivetto ben tenuto e curato da mio suocero che purtroppo non c'è più!!..
ora da circa due - tre anni un mio cognato ha preso in mano la situazione, nel senso che aveva dato una bella potatura "drastica" per ridare "respiro" alle piante.
da quell'anno però la pianta ha dato pochissime olive...molte piante in fiore ma poi niente olive.
ripeto, annata o no, tutti gli anni davano soddisfazioni.
questo invece è stato il primo anno che non abbiamo portato a casa nulla, neanche un litro d'olio.
com'è possibile?!...è vero quindi che "bisogna" saper potare una pianta?!..premetto che prima di iniziare la potatura fece un corso organizzato da un ente..
la mia domanda è..può una "cattiva" potatura rovinare la pianta?!...è possibile rimediare?!...
non c'è nessuno più che possa dare informazioni?!?!?!..... :=(
EliminaCiao e scusa se non ti ho risposto prima. Certamente una cattiva potatura può influire negativamente sulla produzione. Se ad esempio tagli l'intera pianta al piede, questa non produrrà neanche mezza oliva per alcuni anni. Detto questo, anche se per rispondere dovrei vedere in che stato sono le piante, non credo che tutte le colpe possano essere attribuite al tuo cognato. Dico questo perché le piante, come dicevi, hanno fatto anche una abbondante fioritura. Forse le ragioni dello scarso raccolto sono altre.
EliminaProva a sentire se i tuoi vicini hanno avuto problemi simili, in tal caso si potrebbe pensare ad una annata sfortunata.
In ogni caso una potatura errata può essere corretta. In funzione degli errori commessi potrà servire più o meno tempo (stagioni).
Un saluto e buona fortuna per il prossimo raccolto
Ciao, avrei bisogno di un chiarimento, su un Ulivo di circa 150 anni, dove per decenni hanno praticato l'acefalia, dicotomico anche troppo, dove c'è veramente troppo legno e le uniche fronde si trovano nelle corna discendenti che si trovano all'apice dei rami più alti, queste fronde toccano quasi terra e con la loro ombra fanno si che nessuna nuova gemma possa svilupparsi nella parte bassa dei rami, tranne una marea di succhioni che ogni anno cresce prepotentemente al centro della pianta, ora, la domanda è questa, tolti i succhioni che come ogni anno venivano tolti da questo o quello pseudo potatore, tutta questa cascata di poche foglie nuove all'esterno ma gomiti lunghissimi all'interno come già detto provenienti dalle alte cime completamente privi di vegetazione e secchi, andrebbero tolti completamente per far spazio e luce ad una nuova futura vegetazione ed in questo modo sacrificare anche queste nuove foglioline? Spero di essere stato chiaro, grazie e Buon lavoro. Scott.
RispondiEliminaP.S. Ho messo anonimo perché non ho un account Google.
Ciao Scott, mi è veramente difficile darti un suggerimento senza vedere la pianta. Oltre tutto non ho ben capito quale sia il tuo obiettivo. Immagino che non sia la produzione di olive, altrimenti potresti valutare di tagliare la pianta al piede ed allevare i nuovi polloni. Forse trattandosi di una pianta quasi bicentenaria desideri preservarla migliorandone il portamento, quindi ragioni estetiche....
EliminaSe hai la possibilità di mostrami delle foto (se hai un link, una gallerie, etc) potrò forse esserti di maggior aiuto.
Un saluto
Ho un ulivo che ha avuto un eccesso di acqua , adesso si è spogliato come faccio a sapere se è ancora vivo? Grazie
RispondiEliminaVolevo chiedere se su i succhioni presenti sui grondacci devono essere tagliati o no.. sono quelli che servonoo per sostituire i grondacci quando diventano improduttivi?? Grazie
RispondiEliminaCiao Massimo io sono inesperto dei ulivi non ho mai fatto potature i miei ulivi sono già grandi ho fatto il raccolto ho iniziato a potare stamattina solo una pianta il problema ho tagliato troppo succede qualcosa? Torna a crescere? L'anno prossimo quella pianta ho un altra volta le olive? Anche se ho tagliato troppo ho sbagliato?
RispondiEliminaSalve, un "esperto" potatore di olivi mi ha detto che relativamente agli olivi questi possono essere potati anche nel mese di novembre e dicembre senza problemi avendo cmq cura di applicare del mastice per potature sui tagli più grandi e magari facendo seguire alla potatura una adeguato trattamento con rame. Io abito in toscana tra pisa e firenze , quindi in una zona mite da un punto di vista climatico, ma non mancano gelate con temperature sotto i 4-5 gradi.
RispondiEliminaMi domando quindi se non sia il caso di lasciare le chiome folte e piene di succhioni per non rischiare di esporre eccessivamente la pianta ai rigori del freddo una volta che con la potatura si toglie cmq un "cappello di foglie e rami" che un po protegge le branche principali...vero è che con questi cambiamenti climatici si rischiamo gelate improvvise fino anche a marzo e aprile.
Rimango in attesa di una sua gradita risposta
Marco Mancini
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Salve un "esperto" potatore di olivi mi ha detto che relativamente agli olivi questi possono essere potati anche nel mese di novembre e dicembre senza problemi avendo cmq cura di applicare del mastice per potature sui tagli più grandi e magari facendo seguire alla potatura una adeguato trattamento con rame. Io abito in toscana tra pisa e firenze , quindi in una zona mite da un punto di vista climatico, ma non mancano gelate con temperature sotto i 4-5 gradi.
RispondiEliminaMi domando quindi se non sia il caso di lasciare le chiome folte e piene di succhioni per non rischiare di esporre eccessivamente la pianta ai rigori del freddo una volta che con la potatura si toglie cmq un "cappello di foglie e rami" che un po protegge le branche principali...vero è che con questi cambiamenti climatici si rischiamo gelate improvvise fino anche a marzo e aprile.
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Buongiorno, avrei qualche domanda da fare per quanto riguarda la potatura di giovani piante di circa un anno; gli olivi sono stati piantati ad aprile del 2017, ho notato che alcune piante stanno sviluppando alla base, leggendo ora l articolo, posso presupporre che si tratta di succhioni; in poche parole invece di crescere in altezza, stanno sparando questi rametti lateralmente. Gentile e paziente Massimo, mi consigli di sfoltire un po questo cespuglietti!? Il mese di novembre è sconsigliata gliato? Il terreno si trova in collina, a circa 300 m. Grazie
RispondiEliminaCiao, scrivo perché ho un grosso problema con alcune piante di ulivo. Dopo una potatura molto drastica fatta da chi diceva di sapere, considera che è stata tolta tutta la chioma e lasciato solo tronchi vuoti, alcune piante si sono riprese alla grande altro sono rimasti completamente vuoti e fanno solo rametti alla base. Considera che è passato più di un anno e neanche una foglia è uscita. Cosa posso fare, sono ormai perse o potrebbe esserci una soluzione? Spero in una risposta. Grazie
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