giovedì 18 febbraio 2010

Visita a Novi Sad e panoramica dentale

Chi ha letto il mio post di qualche giorno fa ( Dal dentista di Kikinda ) si ricorderà che in questa mia permanenza nella Vojvodina sono anche alle prese con il dentista. Al primo appuntamento mi aveva prescritto una radiografia panoramica aggiornata. Per questo sarei dovuto andare a Belgrado o a Novi Sad che distano rispettivamente 120 e 105 km da Kikinda dove attualmente soggiorniamo. Abbiamo optato per Novi Sad perché, oltre ad essere un po meno distante, è una città che volevo visitare meglio e poi nella metropoli Belgradese ci saremmo trovati in difficoltà ad orientarci.

Così, ieri, in tarda mattinata, siamo montati in auto e partiti. La temperatura esterna era appena sopra lo zero. Per strada c'erano pochi veicoli ed il solito paesaggio delle pianure infinite. Qualche camion, qualche trattore, qualche auto, qualche cavallo con carretto e qualche bici. Il veicolo più moderno, cavalli a parte, era il mio con soli 12 anni di età. Molte auto, infatti, erano ferme in panne sui margini della strada; qui è una scena tipica!

A dire il vero ci sono anche macchinoni di ultimissima generazione ma prevalgono i carcassoni.

Gli argini sui lati della strada, leggermente depressi, erano delle lingue di ghiaccio che a tratti diventavano devi veri e propri laghi ghiacciati ed i pochi alberi ed arbusti che spuntavano avevano il fusto intrappolato nel ghiaccio.
photo credits: Tihomir Stojanovic
Sui rami spogli stavano appollaiati dei falchi che mi guardavano passare. Lungo il tragitto ho visto poche altre creature a parte una lepre, alcuni gruppetti di cani e degli stormi di corvi neri che si ammassavano a centinaia in alcuni punti della strada per svolazzare via al mio passaggio.

Uno spettacolo un po desolante ma anche affascinante che qui pare essere molto amato e devo confessare che m'incanta anche a me ed ogni tanto mi perdo ad osservare l'immensità di queste pianure innevate. Ci pensa mia moglie, con uno scossone, a riportare la mia attenzione alla guida. Guarda la strada!

A ridosso di Novi Sad, il traffico si fa più intenso e come spesso accade quando si entra in una città con cui si ha scarsa confidenza ho tutte le risorse mentali ed i sensi impegnati a scansionare le strade e la segnaletica, se le avessi tirerei fuori anche le antenne. Arriviamo quasi fino al centro e miracolosamente troviamo parcheggio.

Ci incamminiamo subito verso la piazza principale per toglierci il pensiero della panoramica. Nell'ambulatorio ci accoglie una signora che dopo essersi scambiata una serie di frasi indecifrabili con mia moglie mi preleva con se ed aggeggiando su di una pulsantiera mi sistema la testa al centro di una macchina spaziale. In pochi minuti era già pronta la lastra, prezzo 850 dinari (circa 8,5 euro) ed una qualità ottima.

Per evitare che i pochi fedeli followers di questo blog scappino a gambe levate non ve la mostro. Posso solo dirvi che Alien quando ride è più rassicurante.

Ora siamo liberi di perlustrare le piazze e le viuzze.



Nel primo pomeriggio ci concediamo una pausa in un bel Kafic del centro vicino al teatro.
Ordiniamo due sendwich e due caffè. Vicino a noi una donna distinta con un bel cappello a colbacco è alle prese con una super palacinka farcita e decorata con una mestolata di frutti di bosco e una spolverata di zucchero al velo. La guardo con un po di cupidigia ma decidiamo di andare. Resta il tempo per un ultima perlustrazione della città prima di rincasare anche perché temiamo che possa scendere troppo la temperatura.


Al ritorno, nulla da segnalare, era tutto come prima e c'erano pure i falchi.


1 commento:

  1. Falchi o poiane? ..ahhh grave negligenza...urgono foto!!:DD
    anche noi oggi a spasso...abbiamo fatto compere!..poi leggerai...
    ciao val

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