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mercoledì 2 febbraio 2011

Gli olivi e le gelate - quando iniziare a potare

L'olivo è una pianta rustica mediterranea che predilige climi miti con inverni non troppo rigidi, estati non troppo calde e moderate escursioni termiche. E' comunque una pianta robusta capace di adattarsi e di sopportare temperature ben al di sotto dello "zero".  Per questo, la coltivazione dell'olivo in Italia oltre ad essere ampiamente diffusa nelle zone centro-meridionali e nelle isole si è estesa anche in aree particolarmente temperate del nord Italia.

La pianta di olivo tollera bene temperature fino -5°C. Al di sotto di questo valore inizia a manifestare insofferenza con danni che possono interessare, al decrescere della temperature, le foglie, i rametti più giovani, i grondacci, le branche, il tronco sino alle radici.

Gli effetti della temperatura sono inoltre aggravati dai seguenti fattori:
  • presenza di umidità nell'aria e nel suolo 
  • repentinità con cui si verifica il crollo della temperatura
  • perdurare delle basse temperature
  • periodo in cui si verifica (meno grave durante il periodo di riposo vegetativo)

La gelata del 1985, ad esempio, fu caratterizzata da un prolungato (circa 10 giorni) calo di temperature ed elevata piovosità ed umidità. In alcune zone la temperatura scese al disotto dei -20°C.

Tuttavia il periodo precedente fu abbastanza rigido dando modo alle piante di acclimatarsi. Le piante, per le temperatura mediamente rigide e per il periodo (Gennaio) in cui si verificò la gelata, si trovavano in stato di quiescienza. Queste circostanze limitarono in parte l'entità dei danni.

L'evento fu comunque severo. Nella zona in cui vivo (Valdera) le temperature scesero sino a -16°C (la tabella a fianco si riferisce ai dati registrati dalla stazione meteo di Pisa San Giusto a circa 25 km di distanza) compromettendo il fogliame ed i giovani getti (di 1, 2 anni) di quasi tutte le piante (defogliazione ed imbrunimento).

Alcuni olivi potati in modo deciso in dicembre subirono danni più gravi con devitalizzazione di rami e tronco. Altri vecchi olivi presentavano addirittura spaccature della corteccia. Fu necessario tagliare le piante al ceppo per allevare i polloni; le radici fortunatamente non erano state compromesse.

La potatura, specie nel caso di tagli importanti, espone maggiormente la pianta in caso di gelate. Può inoltre stimolare il risveglio vegetativo ponendo la pianta in uno stato estremamente vulnerabile alle temperature più rigide.

Eventi eccezionali come quello del 1985 sono piuttosto rari. In Italia, in quest'ultimo secolo, vi furono altre due gelate storiche nel 1929 e nel 1956 ed entrambe si verificarono nella prima metà di Febbraio causando danni ancora più gravi. Le gelate, infatti, furono meno rigide ma il periodo subito antecedente fu particolarmente mite.

COME PREVENIRE I DANNI DELLE GELATE
Per contenere i danni di eventuali gelate, al momento dell'impianto conviene scegliere cultivar adatte al clima. Le piante autoctone in genere costituiscono una scelta ottimale. Sono da preferire i terreni ben drenati e meno esposti. Ma la precauzione più efficace resta quella di iniziare a potare quando non vi è più il rischio di gelate (in genere dalla seconda metà di febbraio). 

Bisogna tuttavia tener conto che oggigiorno le previsioni meteo sono sempre più attendibili dando una certa visibilità delle condizioni meteorologiche che ci attendono. Le previsioni meteo permettono di pianificare meglio gli interventi di potatura dell'olivo consentendo, tempo permettendo, di anticipare leggermente.

sabato 28 febbraio 2009

La potatura dell'olivo - potatura di produzione

Nella potatura di produzione degli olivi ci sono due obiettivi fondamentali:
  • mantenere la forma
  • avere prodotto
Qui in Toscana le piante sono allevate a vaso con tre o quattro branche principali.

potatura olivo vaso

Personalmente preferisco contenerne l'altezza attorno ai 4-5 metri. In questo modo buona parte della potatura e della raccolta può essere fatta da terra e comunque non è necessario utilizzare scale alte a vantaggio della sicurezza. Un tempo si preferivano piante più alte per ricavarne legna da ardere e per evitare che il bestiame rovinasse le fronde più basse.
In generale la pianta và dimensionata per il nutrimento disponibile.

Nella foto sotto mostro un oliveto abbandonato ed improduttivo. La vegetazione è solo in alto.

potatura olivo

Ciò accade anche dopo una gelata, un'incendio o semplicemente quando la pianta è infestata dai rovi. In questo caso converebbe forse tagliare la pianta al piede ed allevare i polloni.
In ogni caso ogni 15-20 anni una pianta può essere tagliata al ceppo per ringiovanirla. Il legno non deve prevalere.

Bisogna tener inoltre presente che l'olivo, come già accennavo in un mio precedente post, è una pianta basitona cioè un cespuglio.

E' preferibile potare dalla metà di Febbraio sino ad Aprile o Maggio. La pianta soffre le gelate ed è più vulnerabile se ha subito tagli decisi. L'olivo è comunque una pianta robusta.

Con la potatura si deve ottenere un corretto rapporto tra legno e parte vegetativa. Nel caso vi sia troppo legno vecchio e poca vegetazione nuova bisogna intervenire con tagli più decisi.

Il rapporto tra legno e vegetazione dipende anche dalla varietà delle piante. Nel leccino, ad esempio, le frasche sono preponderanti con getti fino a 60 cm mentre nel frantoio i getti non superano i 40 cm. Quest'ultima varietà si riconosce anche perchè ha le foglie più argentate.

Bisogna inoltre creare un buon equilibrio tra funzione vegetativa e funzione riproduttiva osservare il volume e la densità della chioma.

In generale i polloni ed i succhioni verticali vanno tolti.

potatura olivo

Anche il numero di polloni e succhioni è un fattore importante, se sono troppi vuol dire che c'è qualcosa che non và. Un succhione cattivo è molto verticale e posto vicino al fusto. Assorbe l'energia della pianta indebolendo gli altri rami. Un succhione non cattivo può essere ingentilito scorciandolo in modo che si pieghi ancora di più. Questo mette anche in equilibrio la pianta perchè l'energia in eccesso (che genera il succhione) va a finire in buona vegetazione. Se si riesce a piegarlo, magari mettendolo sotto un altro ramo, diventa una branca buona.
potatura olivo

E' necessario inoltre svuotare la pianta tagliando tutti i getti interni alle tre branche principali in modo che prenda luce.
potatura olivo

Ogni parte di legno nuovo porterà delle gemme a legno e delle gemme a fiore.
I fiori sui brindilli si formano sulla punta mentre il ramo fruttiferi vero e propro è quello dove il ramo va avanti rispetto ai fiori. Dopo un pò di anni i rami si esauriscono e possono essere tagliati.


potatura olivo

La forma della pianta è importante per consentire le potature successive, la raccolta, l'accesso con le macchine agricole ed i trattamenti.

Sintesi delle operazioni fondamentali di potatura.
  1. osservare la pianta
  2. evitare tagli troppo grossi
  3. eliminare i polloni
  4. svuotare l'interno della pianta da tutti i getti
  5. eliminare i succhioni cattivi
  6. ingentilire i succhini buoni
  7. eseguire i tagli di ritorno

Dopo aver appreso le logiche fondamentali il mio suggerimento è di osservare la pianta e fare piccole sperimentazioni.

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