Questo bruco non passa inosservato, e non tanto per i colori vistosi quanto per le sue dimensioni, circa una decina di centimetri di lunghezza.
Si chiama Sfinge testa di morto (Acherontia atropos) e in questa foto si trova allo stato larvale. Dopo una muta intermedia come crisalide si trasformerà in una falena dai colori scuri, anch'ssa di grosse dimensioni e dall'aspetto inquietante. Sul dorso, infatti, riporta una chiazza più chiara la cui forma ricorda un teschio.
La Sfinge testa di morto, a differenza di tanti altri insetti più o meno anonimi, è un insetto ben conosciuto, con una pessima reputazione (solo io non la conoscevo!). Oggetto di credenze che gli attribuiscono valenze maligne ed addirittura soggetto di dipinti, di passi letterari e persiono di film. Una star, insomma, ma malefica.
Come tante credenze che attribuiscono poteri oscuri a certe creature (vedi gufi e civette) è probabile che anche in questo caso siano campate in aria e che in fondo questo insetto non sia così malvagio. Il bruco, come tutti i suoi simili, brucherà le piante mentre la falena... che cavolo mangerà la falena?!
Wikipedia, che dedica un ampio spazio a questa bestiaccia, riporta una curiosità (e tante altre). Sembra infatti che la Sfinge testa di morto sia particolarmente ghiotta di miele ed in alcuni paesi africani, dove è molto più diffusa che da noi, arrechi danni significativi agli apicoltori. I danni all'agricoltura, comunque, li fanno tanti altri insetti parassiti come la mosca dell'olivo e gli afidi. Insomma è in buona compagnia.
La Sfinge testa di morto probabilmente giunge alle nostre latitudini proprio dall'Africa. La falena infatti, è una delle poche farfalle capaci di volare senza quel caratteristico andamento quasi sinusoidale, ma in linea retta e ad alta velocità (quasi 60 km/h). Questa sua abilità la rende capace di migrare percorrendo anche distanze considerevoli.
veramente interessante questo blog, e utile. Ti scrivo perché ho letto il tuo commento sul numero dei lettori, che probabilmente è più alto di quello che pensi.
RispondiEliminaIo sono ingegnere elettronico e lavoro come elettronico anche in settori del rinnovabile (fotovoltaico), ma per vari motivi mi sono interessato alle serre solari ed ho trovato sul tuo blog un post molto interessante ed esplicativo sull'argomento.
Scusa il fuori tema!ciao, Vasco
Ciao Vasco, le tue parole mi hanno fatto molto piacere anche se non mi ricordo di un mio commento sul numero di lettori. Le energie rinnovabili sono un argomento affascinante e di sicuro più interessanti del brucone gigante da 10 centimetri. Ti perdono per il fuori tema!
RispondiEliminaUn saluto e buon lavoro
MaxT