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domenica 10 marzo 2013

Il burek, se lo provi poi ti manca

Tra i cibi che rappresentano la cucina dei Paesi Balcanici, fra cui Serbia, Crozia, Bosnia, Macedonia, il burek ha certamente un posto di rilievo.

Il mio preferito è quello al formaggio seguito da quello alle ciligie o alle mele ma si trova anche quello alla carne e forse ne esistono con altri ingredienti.

Il burek è uno di quei cibi che lasciano il segno, entra nel DNA, ed è ricordato con nostalgia da chi, da quei paesi, si è trasferito altrove. In Italia non esiste qualcosa di simile ed è impossibile da riprodurre. Forse il segreto sta nella pasta, una sfoglia sottile con la quale infagottano il ripieno per poi cuocerla al forno.


Nel video qui sotto potete ammirare la preparazione del burek, è uno spettacolo. Ricorda un po' i nostri pizzaioli, quelli più acrobatici, ma per il burek la sfoglia di pasta raggiunge le dimensioni di un lenzuolo.


Voi, naturalmente, non provate ad imitarlo perchè se vi dovesse sfuggire la presa potreste avvolgere il vostro partner o un mobile e non so se la pasta si stacca facilmente.

Nelle mie frequenti permanenze in Serbia ho potuto apprezzarlo, come spesso usano da quelle parti, servito con una ciotola di yogurt bianco di pecora. Un accoppiamento inusula per chi, per colazione, ha in mente solo brioche e cappuccino/caffè. All'abbinamento con lo yogurt, comunque, ci si abitua presto, ciò che invece ogni volta mi sorprende sono le porzioni che (spero di non esagerare) facilmente raggiungono i 500gr.

Il burek viene venduto nelle panetterie e in piccoli chioschi specializzati che spesso aprono solo nelle prime ore del mattino. Nei bar è invece raro da trovare, ma i bar, da quelle parti, sono un discorso a parte: sono pensati più per bere che per mangiare.

lunedì 1 marzo 2010

Formaggio di asino da conservare sotto chiave

Nella riserva di Zasavica a Sremska Mitrovica, in Serbia si produce formaggio d'asino. Per una formaggetta di un chilo servono 25 litri di latte che è quanto produce un asino in due anni. Per questo e forse anche per la sua singolarità il suo prezzo è di 1000 euro al chilogrammo.

Il formaggio d'asino, per la prima volta in esclusiva planetaria, è stato presentato alla Fiera Internazionale del Turismo a Belgrado catalizzando l'attenzione dei visitatori ed anche la mia che ho letto la notizia sui principali quotidiani serbi.

Il formaggio si chiama Pula e la preziosa forma era custodita sotto chiavi in una formaggiera blindata.
La foto è tratta dalla rivista Blic. Spero che non si offendano e che apprezzino il mio tentativo di promuovere le specialità di produzione locale in Serbia. 

Il formaggio d'asino, spiega il capo della riserva di Zasavica, è un alimento naturale e salubre. Il latte è molto simile a quello umano e per questo adatto ai bambini. Ha inoltre effetti curativi ed è indicato per la pelle. Ha un contenuto di vitamina C 60 volte superiore al latte di mucca ed è consigliato per chi soffre di asma o bronchite. Il prezzo è di appena, si fa per dire, 40 euro al litro.

A breve sarà possibile acquistare formaggio d'asino su ordinazione. Potrete tenerlo in frigo (con lucchetto) o in cassaforte!

Per chi fosse interessato ecco il link

domenica 28 febbraio 2010

I mobili non ci sono ma di grappa quanta ne vuoi

In Italia non è un problema arredare casa, si trova di tutto, dai magazzini del mobile nelle periferie sino ai negozi più raffinati. Si trovano sanitari, complementi d'arredo, per tutti i gusti e tutte le tasche. Per non parlare degli elettrodomestici che in alcuni casi vengono persino a bussarti alla porta (vedi Folletto).

Qui nella Vojvodina non è così. Non esiste l'industria del mobile e nemmeno l'artigianato spinto. Il livello e quello del fai-da-te. In alcuni magazzini si trovano mobili di gusto terrificante ammassati senza alcun criterio e senza alcuna possibilità di trovarne due vagamente coordinati che possano condividere uno stesso spazio. Una accozzaglia di velluti, finte pelli, plastiche e compensati che sembrano assemblati così, come capitava.
Alcuni mobili, i pezzi forti, sono invece esposti in maniera museale. Se ne stanno li su dei piedistalli probabilmente da decenni.
Dopo aver scandagliato l'intera città e poi quelle vicine e tornando di volta in volta con la coda tra le gambe mi sono reso conto che qui, il vero mercato, è quello dell'usato. Ciò che cerco non si trova, quindi, nei negozi ma nelle ultime pagine dei giornali dove sono riportati gli annunci (oglasi).
In questo paese, infatti, esiste il culto dell'usato. Quasi tutto è usato dalle automobili ai mobili che si tramandano di generazione in generazione.
Tra gli annunci si trovano occasioni incredibili ma bisogna essere lesti perché vengono venduti immediatamente. Con l'indispensabile collaborazione di mia moglie ci siamo messi a telefonare.


Oglasi
Vendo un armadio, un letto, una sedia e grappa...
Vendo un tavolo, un termosifone e grappa di prugne...
Vendo una sedia ed una serpentina per la grappa...

Insomma la grappa c'è sempre ma i mobili erano già tutti venduti. Non ci rimane che aspettare l'Ikea che dovrebbe arrivare a Belgrado all'inizio del prossimo anno.

Per consolarmi dei fallimenti berrò un bicchierino, di grappa naturalmente, che qui non manca mai.

Questi, però, hanno esagerato!!!!

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