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sabato 9 aprile 2011

Il futuro della mobilità, auto ibride ed elettriche

Il progetto di legge presentato di recente dalla Commissione Europea che ambisce, entro il 2050, alla eliminazione delle auto alimentate da combustibili fossili nelle città Europee è sicuramente stato incoraggiato dal debutto di alcune auto elettriche nelle concessionarie. SI PUO' FAREEEEE!!! hanno gridato nelle stanze di Bruxelles.

Ed in effetti, dopo una lunga fase prototipale, dove s'intravedeva solo qualche concept car, le auto elettriche si stanno moltiplicando. La i-MiEV della Mitsubishi, la Peugeot iON,  la Citroen C-Zero, la Smart Electric Drive, ...

Tutte a forma di ovetto ed esteticamente non troppo diverse dalle attuali city car a combustione interna. Ciò che cambia, oltre ai prezzi elevati (attorno ai 30000 euro) è il cuore che pulsa all'interno. Anzi non pulsa ma ruota silenzioso. Un motore elettrico, un inverter ed un pacco di batterie ed il motore a scoppio insieme al serbatoio di carburante va in pensione.
Non proprio visto che, nei prossimi anni di transizioni, le auto protagoniste saranno quelle ibride. Dal 2012 tutte le nuove auto dovranno essere perlomeno Micro-Hybrid ovvero con funzione Stop&Start, capaci di spegnere il motore durante le soste (semafori, code, etc) e di accumulare l'energia in decelerazione e frenata che sin'ora veniva dissipata inutilmente.  Ma vi saranno anche le Mild-Hybrid con funzione Stop&Start e batterie e motore elettrico per coadiuvare il motore tradizionale in fase di accelerazione e le Full-Hybrid che oltre alla funzione precedenti possono percorrere brevi tratti di strada con il solo motore elettrico. A breve compariranno anche le Full-Hybrid Plug-in che potranno essere ricaricate con una normale presa di corrente o tramite apposita colonnina di ricarica rapida.

Molte case automobilistiche hanno già approntato i loro modelli più o meno ibridi e tanti altri ne sforneranno nei prossimi anni. Toyota, Lexus, Honda, Kia, Peugeot, Ford, Yo-Auto,... impossibile elencarle tutte.

Le auto ibride rappresentano il tramite verso le elettriche perché incorporano la vecchia tecnologia con la nuova. Possono quindi essere alimentati dai consueti combustibili avvalendosi dell'attuale rete di distributori (garantire buona autonomia) e risultano più parche nei consumi e meno inquinanti specie nel traffico cittadino.  La duplice anima (combustione/elettrica) le rende un po più verdi ma anche più costose. Le auto elettriche invece soffrono ancora di alcune limitazioni dovute alla scarsa autonomia (in genere minore di 200 km) ed alla mancanza di una rete adeguata di stazioni di rifornimento. Le due cose insieme le rendono appetibili solo in certi contesti dove non vi sono esigenze di lunghe percorrenze e vi è garanzia di raggiungere una stazione di rifornimento pubblica o privata prima che si scarichino le batterie.

Il costo elevato delle auto elettriche è in gran parte dovuto proprio alle batterie. Vengono impiegate quelle agli ioni di litio già diffuse nei cellulari, notebook, etc perché capaci di molteplici cicli di ricarica (inferiori a 10000), una buona densità di energia (circa 0,2 kWh/kg; circa 0,5 kWh/litro) e mantengono la carica a lungo (poche dispersioni). Per garantire un'autonomia di circa 150 km le batterie devono contenere grossomodo 25kWh di energia. A bordo delle vetture elettriche devono quindi trovare posto circa 125 kg di batterie che vengono sistemate in basso sul pianale dell'autotelaio per conferire stabilità. Poiché con le attuali tecnologie il prezzo di una batteria agli ioni di litio è di circa 600 Euro/KWh l'intero battery-pack ha un prezzo di circa 15000 euro, incidendo sul prezzo della vettura per circa il 50%. Nuovi processi industriali porteranno nei prossimi anni ad una riduzione di questi costi e forse anche in Italia prima o poi introdurranno incentivi all'acquisto.

In tempi brevi nelle città di Milano, Roma e Pisa saranno installate alcune centinaia di stazioni di rifornimento pubbliche. Ma per una rete capillare nazionale ed europea bisognerà attendere chissà quanto. Colonnine di rifornimento potranno essere anche installate presso aziende e privati. Queste assicurano tempi di ricarica rapidi (inferiori ad 1 ora) ma sempre ben lontani dai nostri standard attuali. Collegando invece la vettura ad una presa elettrica tradizionale bisognerà attendere 6, 7 ore per il pieno.

Alcune osservazioni.
  1. come mai nel progetto di legge della Commissione Europea non si punta anche ad una riduzione del traffico, dei disagi, degli incidenti, etc mediante l'incentivazione seria del telelavoro?
  2. perché in Italia mancano incentivi adeguati all'acquisto delle auto elettriche?
  3. è necessario il transitorio con le ibride o si poteva puntare subito alle elettriche? In fondo, nonostante alcune limitazioni, i campi d'impiego sarebbero enormi.
  4. perché le auto elettriche non sono ricoperte da celle fotovoltaiche in modo da avere una propria capacità di ricaricarsi in completa autonomia?
  5. potrebbero l'insieme di auto elettriche costituire una rete distribuita di accumulo di energia che compensi alle fluttuazioni di energia rinnovabile (solare, eolica, etc)?



mercoledì 6 aprile 2011

Il futuro dei trasporti secondo l'Unione Europea

Il settore dei trasporti di merci e di persone, insieme alla logistica costituiscono un elemento strategico per l'Europa.  La congestione del traffico, la dipendenza dai combustibili fossili e l'inquinamento compromettendo l'efficienza del settore sia in termini economici che di vivibilità.

Il progetto di legge presentato la settimana scorsa dalla Commissione Europea vuole introdurre cambiamenti radicali nel settore. Le motivazioni, gli obiettivi e le idee di questi ambiziosi piani sono raccolte in un documento: The White Paper

Tra i provvedimenti più drastici c'è quello di ridurre progressivamente l'impiego di auto alimentate con combustibili fossili sino alla loro completa eliminazione nel 2050 in tutte le città europee. Le auto saranno elettriche e vi sarà un maggior ricorso ai mezzi pubblici.


La UE, infatti, intende dare priorità al trasporto pubblico, eventualmente introducendo nuove tasse sui carburanti che costringano i cittadini ad utilizzare mezzi di trasporto alternativi. 

La rivoluzione dei trasporti riguarderà anche il traffico aereo, ferroviario e navale.
Nel video qui sotto ad ultimo sono riportate alcune immagini del nostro futuro. 
Devono aver guardato tanti film di fantascienza ultimamente!




Trovate altre info a questo link

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lunedì 23 giugno 2008

La tua auto che verso fa?

L'auto elettrica è troppo silenziosa e sarà bene equipaggiarla con qualche congegno acustico che metta in guardia i pedoni. Ormai siamo così abituati al rombo delle auto, alle frenate, alle sgommate che ci avvisano del loro intercedere che un auto silenziosa potrebbe risultare pericolosa.

Da giovincello mi ricordo che sulle biciclette si sistemava un cartoncino che interferendo con i raggi delle ruote ci illudeva di cavalcare un motorino. Ed ora?

E' vero tutti i mezzi in movimento, per ragioni di sicurezza, vengono dotati di segnalatori acustici come il cinguettio dei carrelli a forcole o delle gru. E allora che suono emetteranno le auto del futuro?

I più conservatori opteranno per un rombo classico ma i più fantasiosi personalizzeranno il verso della propria auto. E come le suonerie dei telefonini sfrecceranno sinfonie di Vivaldi, l'ultima di Vasco, schiamazzi (fate largo arrivoooo!), cavalli al galoppo.

Ed agli incroci più trafficati? Aiuto che casino!

domenica 22 giugno 2008

Mi è evaporato il pieno

L'auto elettrica mi intriga! Così silenziosa (forse troppo!) ed essenziale ma capace anche di sorprendenti prestazioni senza affumicare nessuno. Farei il pieno davanti casa convogliando parte dell'energia del vento o del sole nel serbatoio.

Un dubbio tuttavia mi assale! Per quanto ne sò l'energia elettrica si conserva male e tende a dissiparsi. Quanto durerà il mio pieno!

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