In termini pratici ciò significa che nel caso di compravendita e locazione di immobili di scarso valore e pessime prestazioni energetiche, ponendosi dalla parte del proprietario, non conviene fare la Certificazione Energetica perché risulterebbero comunque in classe G. Sarebbe una spesa del tutto inutile!
La regione Toscana in questi casi suggerisce di inserire nel testo del contratto la seguente dicitura:
le parti, in assenza dell’attestato di certificazione energetica, prendono atto che, in sua mancanza, l’immobile è, ai fini della compravendita, classificato automaticamente in classe G ai sensi dell’art. 23 bis comma 5 della lr 39/2005 e successive modificazioni.
Diverso è il discorso per gli immobili di pregio (buona costruzione e buone caratteristiche energetiche) per i quali a mio avviso, pur restando una scelta facoltativa, conviene fare la Certificazione Energetica perché, le informazioni contenute nell'ACE attesteranno le buone caratteristiche energetiche degli immobili incrementandone il valore commerciale. Infatti, in analogia a quanto avviene con la scelta degli elettrodomestici, per i quali vengono preferiti quelli in classe A, anche per gli immobili il mercato tenderà a premiare gli edifici con buone prestazioni energetiche che garantiscono comfort abitativo, bassi consumi e quindi minori spese di gestione.
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