Il bagno immersi in spumeggianti schiume ormai è solo un ricordo, meglio una rapida doccia con acqua tiepida a luce spenta. L'acqua della pasta, guai a sprecarla, può essere usata per sgrassare le stoviglie. Piede leggero sull'acceleratore e possibilmente non frenare mai. Lo sciacquone..., gli apparecchi in stand-by..., la carta...
La caccia agli sprechi è ufficialmente aperta!
E mentre si susseguono lodevoli suggerimenti per essere sempre più ecocompatibili ci stà sfuggendo, o perlomeno stiamo temporeggiando, su una delle più grandi opportunità per ridurre le nostre pachidermiche impronte ecologiche: il telelavoro!
Che questo sia il futuro, non ho dubbi. La frustrazione è che potrebbe essere il presente!
Se per alcune categorie di lavoratori quali i giornalisti, gli informatici, i traduttori, il telelavoro è a portata di mano per altre, che conducono attività più tradizionali questo è ancora un miraggio.
Mi rivolgo a progettisti, preventivisti, commerciali, e tanti altri che di fatto già adesso telelavorano ma dal posto sbagliato: l'ufficio.
Il vero ostacolo per molti di questi casi è il datore di lavoro! Mancanza di fiducia, paura di cambiare, scarsa conoscenza dei mezzi a disposizione, reazione dei colleghi,...insomma tanti pregiudizi ed una legislazione che certo non aiuta.
Il mio consiglio è di chiedere ed insistere. I datori di lavoro più lungimiranti accetteranno di buon grado le richieste di telelavorare da casa magari anche saltuarialmente per iniziare. Gli ossi duri, cederanno più tardi.
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"Che questo sia il futuro, non ho dubbi. La frustrazione è che potrebbe essere il presente!"
RispondiEliminaSottoscrivo. E le risate che ci facevamo in ufficio quando collaboravamo con aziende tedesche, i cui analisti e programmatori, tò, lavoravano da casa. Ma il capo era de coccio. Peccato per lui, visto che ancora oggi la gente se ne va :-)
Ciao Valeria, purtroppo siamo pieni di capi "de coccio". Non sanno rinunciare all'idea di arrivare con il macchinone e girare per l'ufficio osservando i propri dipendenti, gli da un senso di potere.
RispondiEliminaPeccato, i loro imperi crolleranno per la concorrenza di aziende più snelle e più lungimiranti.
Ciao e grazie di essere passata da queste parti.
Max