In un futuro prossimo, e nemmeno tanto lontano, i computer potranno insidiare anche il mestiere di scrivere. A sostenerlo è uno dei co-fondatori della azienda Narrative Science che si sbilancia addirittura nel predire che entro 5 anni un software si aggiudicherà il premio Pulitzer.
La Narrative Science è un'azienda americana che ha sviluppato una speciale tecnologia software capace di generare titoli di testa, notizie, rapporti di settore, sommari e molto altro ancora, trasformando i dati raccolti da un archivio in contenuti editoriale di alta qualità. I contenuti sono originali e redatti con uno speciale punto di vista elaborando informazioni numeriche o testuali come statistiche, bollettini, risultati sportivi, trend finanziari, etc.
La notizia è stata accolta dal mondo dell'editoria con una certa dose di preoccupazione. E sì, perché proprio in questi anni, la scrittura di contenuti, sta vivendo una speciale effervescenza con toni chiari e scuri. Accanto alle maggiori testate giornalistiche digitali ed ai giornalisti più solidi una popolosa schiera di articolisti più o meno improvvisati tappezzano le pagine della rete. Si chiamano blogger, publisher, web writer, copy writer, ghost writer... e scrivono. Qualcuno anche molto bene.
La competizione si allarga a macchia d'olio, ed ora... ci mancavano anche le macchine a rubarci il mestiere! Il programma della Narrative Science viene già utilizzato con successo da alcune grandi testate giornalistiche per riassumere i risultati sportivi. Ed è anche economico, solo 10$ al pezzo.
C'è da temere dunque? Non credo proprio, qui in Italia i "programmi scrittori" sarebbero spazzati via dalla concorrenza: gli articolisti, spesso, si accontentano di molto meno!
Non è la prima volta, e certo non sarà l'ultima, che le macchina ci sostituiscono nelle nostre attività. Una intrusione che a volte subiamo e a volte ci solleva ma che in ogni caso abbiamo sempre superato. Se invece mi dovessi sbagliare potremmo sempre darci all'ippica... o le macchine faranno anche quello!?
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