sabato 12 dicembre 2009

Mia moglie, nome in codice Nikita

Durante la "fase più buia" della ristrutturazione di questa vecchia casa di campagna, ci siamo ritrovati senza acqua, senza corrente elettrica, senza gas e senza scarichi. Uno scivolone nel medioevo durato quasi 4 settimane che ci ha messo a dura prova.
fase buia
Altro che downshifting o slow life! In quei giorni tutti i contatori si erano bloccati e con  loro le lampadine, gli elettrodomestici, la lavatrice, la TV, i fornelli il forno e con il PC anche il mio blog. La nostra impronta ecologica era quella di un gatto.
impronta ecologica gatto
Il tempo era ancora clemente e lo stile alla survivor man un pò mi divertiva. Ma le giornate si stavano accorciando rapidamente e con la seconda settimana si sono susseguiti una serie di nubifragi e poi un forte calo di temperatura e l'aria sapeva già di neve. Così dopo un'esordio alla Rambo ero finito miseramente influenzato a letto. Il nostro destino ora era nelle mani di survivor woman, mia moglie, di origine jugoslava, e che qui chiamerò Nikita.

Nikita aveva riorganizzato casa attorno alla stufa a legna dove cucinava e scaldava l'acqua per lavarsi. Attorno non si contavano i contenitori e secchi colmi d'acqua. Ma la sera era persino romantico e guardavamo la fiamma della stufa mentre qualche pentolone sbuffava vapore dal coperchio.
stufa a legna morso
Nikita non si fermava mai, portava la legna, approvvigionava l'acqua ed in qualche modo si era anche organizzata con la lavatrice che alimentava con una cisterna. Ogni tanto spariva e ritornava dopo ore. Chissà forse andava anche a caccia. Infatti un paio di volte ho mangiato anche cinghiale!
cinghiale

Dovrò approfondire questa questione ma son quasi sicuro che mia moglie da giovane era il capo delle Giovani Marmotte e facevano pratica sulle montagne della Bosnia.

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