martedì 17 febbraio 2009

Usare la carta come combustibile

Leggendo la i post del blog Decomondo sulla carta e cartapesta ho pensato ad altri possibili riutilizzi della carta. Ad esempio per riscaldamento.
E' possibile infatti realizzare in modo più o meno artigianale dei bricchetti di carta procedendo, perlomeno inizialmente, come per la cartapesta.
La carta sminuzzata e macerata in acqua viene compattata facendo dei mattoncini che poi vengono essiccati.

Si può anche utilizzare una bricchettatrice come questa.



Ma naturalmente esistono anche macchine più sofisticate.

Tuttavia l'uso della carta e cartone per combustione in stufe ad uso domestico è abbastanza controverso.
Pare infatti che alcune sostanze in esse contenute, bruciate a basse temperature (250-300°C) come accade nelle stufe a legna di casa, producano sostanze tossiche per l'ambiente. Parte delle emissione, inoltre, filtra all'interno dell'abitazione rendendola meno salubre.

In genere bruciare rifiuti è sconsigliato. E' meglio ricorrere alla loro raccolta e smaltimento come di consueto.
I materiali quali compensato, legnami trattati, verniciati, carte plastificate, etc sono da evitare non solo perchè producono fumi inquinanti ma anche perchè possono danneggiare le tubazioni dell'impianto di evacuazione dei fumi (canne fumarie, comignoli, etc).

In generale, è preferibile impiegare legnami di latifoglie e ben stagionati.
Il legname proveniente da conifere, invece, ha contenuti resinosi che possono sporcare le tubazione. E' meglio usarli più limitatamente.



L'eccessiva umidità (>20%) del legname dovuta ad una breve stagionatura è responsabile della corrosione dell'impianto e di una bassa resa. Parte del calore prodotto dalla combustione verrà infatti sprecato nella produzione di vapor acqueo.

Naturalmente un pò di carta di giornale per avviare la stufa è più che accettabile e si può usare tranquillamente.

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