mercoledì 24 luglio 2013

Cicoria selvatica (Cichorium intybus)


Cicoria selvatica, Cichorium intybus
Nel periodo estivo, tra le infestanti più persistenti, le cicorie selvatiche (Cichorium intybus) hanno sicuramente un posto di rilievo. Per carità, sono bellissime quando al mattino aprono i loro bei fiori celesti al sole, ma crescono anche fino a due metri di altezza e sono indistruttibili. Se le tagli ricrescono in pochi giorni e dopo aver passato ore sul trattore quei begli occhioni azzurri li osservi meno teneramente.


Alcuni anni fa nemmeno sapevo che si trattasse di cicoria selvatica. Furono dei francesi, nostri ospiti, ad erudirci. Durante un aperitivo, in quelle tipiche situazioni dove per capirsi sono più efficaci i gesti che le parole, ci ritrovammo a gesticolare di caffè. Per capire quali fossere le loro abitudini al riguado sbracciammo animatamente per ore finchè non mi mostrarono un barattolo con su scritto chicorée e per chiarire definitivamente il concetto estirparono una pianta con tanto di radice dal giardino. Appresi così che quell'infestante dai fiori celesti si chiamava cicoria, che la sua radice opportunamente tostata e macinata poteva essere utilizzata come succedaneo del caffè e che i francesi non sono così fondamentalisti come noi italiani per quanto riguarda questa bevanda. La coppia di francesi, infatti, utilizzava abitualmente il caffè di cicoria sia per colazione che in altre circostanze, e ce ne offrirono una tazza. Sorseggiarla, forse perché in buona compagnia, non fu così terrificante ma, a dire il vero ricordava solo vagamente il gusto del caffè, e di certo non quello dell'espresso, ma semmai ti una tazzona di caffè americano.

Cicoria selvatica, Cichorium intybus
C'è da dire che il caffè, quello che noi amiamo, è una coltivazione abbastanza esosa che giunge a noi da oltreoceano. In termini di sostenibilità ambientale è di certo una bevanda della quale non bisognerebbe abusare, tanto più che abbastanza costosa. In questi tempi di ristrettezze economiche e di allarmi ambientali potrebbe essere interessante valutare alternative di questo tipo. Al gusto diverso ci si abitua ed anche alla mancanza di caffeina, dopo una settimana un po sofferta, non se ne sente più la mancanza fisica.

Il caffè di cicoria può essere acquistato online o in qualche negozio specializzato, ma se avete la fortuna di vivere in campagna ne avrete a disposizione una riserva pressochè illimitata. La cicoria selvatica cresce copiosa nei campi e specie nei mesi estivi si distingue facilmente dalle altre erbe di campo. Il suo fusto robusto, a volte con un caratteristico andamento a zig-zag è capace di svettare raggiungendo quasi due metri di altezza. E poi ci sono i suoi inconfondibili fiori di colore celeste che si schiudono nelle ore di luce orientandosi verso il sole.

Per preparare il caffè di cicoria, servono le radici della pianta che dovrà quindi essere sradicata. Se il terreno è indurito e compattato dalla siccità non sarà semplice, meglio attendere la pioggia. Le radici ben pulite dalla terra, tagliate a pezzi e tostate in forno possono essere macinate utilizzando i macinacaffè che si utilizzavano una volta. La polvere così ottenuta potrà poi essere utilizzata al posto del caffè, anche se non sarà la stessa cosa!


5 commenti:

  1. Devi essere giovane Massimo, o almeno non vecchio, beato te, ;) per non ricordare il caffè di cicoria!
    Ampiamente usato in Italia durante la guerra come succedaneo del caffè, insieme ad orzo ed altre misture, è poi rimasto in uso per parecchio tempo, specie per i bambini, a cui "il caffè vero" fa "taaanto male"
    La Vecchina, Miscela Leone, Caffè Frank... tante etichette, per intrugli "vorrei ma non posso" molto più economici del "caffè caffè" così chiamato per distinguere la nobile bevanda da quella dei poveri e dei bimbi.
    Oggi complici le mode salutiste i vari intrugli sono tornati in auge, e si trovano di nuovo sugli scaffali dei supermercati.

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    1. Ciao Vera, giovane magari no, ma nemmeno così datato dall'aver passato la guerra. In gioventù utilizzavo il caffè d'orzo e di tanto in tanto lo utilizzo anche ora. Degl'altri intrugli, tra cui il caffè di cicoria, ne conoscevo solo l'esistenza, ma non li avevo mai provati. Ma in realtà ciò che mi ha stupito è scoprire la pianta di cicoria e la sua diffusione nelle campagne.
      Un saluto e grazie del commento

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  2. Già, è una mia pecca essere una bevitrice di caffè incallita. Sto cercando di farne a meno un po' alla volta mescolandolo con l'orzo al mattino, ma è davvero dura farsi passare la voglia di una tazza di caffè dopo pranzo. L'unica cosa che finora son riuscita a fare è l'abolizione del caffè che non sia equo-solidale e con confezione rigorosamente ricilabile!
    Ma la cicoria tiene poi svegli? :D

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    1. Non credo che una tazza di caffè di cicoria potrà mai avere l'effetto (forse anche un po psicologico) di quella tazzina di caffè vero consumata nei momenti strategigi (quando ci sveglia, dopo pranzo per riprendere l'attività, etc). C'è poi la questione del gusto e del rituale. A tutto non si può rinunciare, ma magari è possibile introdurre qualche accorgimento, come fai tu, includendo di tanto in tanto altri tipi di caffè.
      Ciao Danda e grazie del commento.

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    2. Dana, perchè vuoi punirti?
      A meno che tu non sofra di insonnia, rinunciare a qualcosa che piace mi pare più dannoso che goderne!
      Abbiamo la tendenza a considerare le cose gradevoli riprovevoli, manco si dovesse sempre patire... Retagi culturali che demonizzano il piacere...

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