mercoledì 24 marzo 2010

Perché risparmiare l'acqua - ecco le mie riflessioni

Nel mio precedente post domandavo provocatoriamente perché dovremmo risparmiare l'acqua. Qui trovate le mie riflessioni che ho provato a condensare in alcuni punti fondamentali.

L'acqua è una risorsa limitata ed è già insufficiente
La quantità di acqua dolce che la natura ci mette a disposizione giorno dopo giorno non è infinita e benché si rigeneri periodicamente ne abbiamo a disposizione una quantità limitata. E' un quantitativo enorme di acqua, che per convenienza misuriamo in chilometri cubici, ma già oggi è insufficiente a soddisfare la domanda di tutti.  Negli ultimi secoli il consumo d'acqua è aumentato enormemente e l'analisi di alcuni trend ci permette di elaborare delle previsioni sul futuro.

Crescita demografica
Ogni volta che mi sono avvicinato al tema della crescita demografica ho trovato previsioni differenti. Ciò che è certo e che fin'ora la popolazione mondiale è aumentata specialmente negli ultimi due secoli passando da 1 miliardo di allora ai quasi 7 miliardi di oggi.

Il grafico mostra l'andamento della crescita demografica della popolazione mondiale (fonte Wikipedia). La previsione e tra le più caute.

Civiltà del benessere e crescita economica
Negli ultimi secoli sono anche aumentate le nostre esigenza e con queste il consumo procapite di acqua. Il maggior consumo non deriva solo dall'utilizzo diretto di acqua ma anche da quello indiretto legato alla produzione di beni e servizi (agricoltura, allevamento ed industria). Infatti l'acqua non viene solo utilizzata per l'igiene personale e della casa ma anche per produrre ciò che mangiamo ed i beni ed i servizi che acquistiamo. Sebbene l'occidente stia attraversando una battuta di arresto la crescita economica procede inarrestabile.
Fonte: International Monetary Fund

Questa maggior propulsione è data dai paesi emergenti. Il diagramma mostra l'andamento percentuale del PIL (GDP) suddiviso per aree geografiche. Purtroppo non sono riuscito a trovare l'andamento del PIL procapite che forse avrebbe dato una visione migliore della crescita dei nostri consumi e quindi anche di acqua.

Da queste prime considerazioni si intuisce che per effetto della crescita demografica ed economica specie dei paesi emergenti la domanda di acqua è destinata a crescere molto rapidamente. Come accennavo all'inizio, la disponibilità di acqua è invece una costante che dovrà essere spartita su di una popolazione maggiore.

La qualità dell'acqua peggiora progressivamente
La qualità dell'acqua, per effetto dell'inquinamento, sta  peggiorando progressivamente. Già oggi non esiste quasi più l'acqua pura e bisogna accontentarsi di acqua trattata affinché rispetti alcuni parametri. I controlli, condotti con una certa regolarità, analizzano una sessantina di valori anche se esistono molti altri inquinanti che non vengono monitorizzati. L'acqua, infatti, ha una enorme capacità di assorbire sostanza ed anche quella piovana, che dovrebbe essere pura ed assimilabile all'acqua distillata, quando raggiunge il suolo non è più potabile a causa dell'inquinamento atmosferico. In futuro sarà sempre più complesso ed oneroso garantire acqua potabile o adatta ad alcune tipologie di impieghi.

I cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici hanno reso meno uniforme la disponibilità d'acqua. L'alternanza di periodi di piogge violente a lunghi periodi siccitosi, oltre a creare danni e disagi, crea degli squilibri nel ripristino delle riserve d'acque (falde, fiumi, laghi e sorgenti). Questo fenomeno crea di fatto una minore disponibilità di acqua quando ce n'è più bisogno.

Eccessivo sfruttamento delle falde
Nei periodi estivi, a causa della eccessiva domanda di acqua, le falde vengono sfruttate più del dovuto. Nel lungo periodo temo che questo possa causare cedimenti del terreno ed un generale abbassamento del suolo.

L'insieme di questi fattori porteranno ad un progressivo incremento dei costi dell'acqua e di tutti i beni che necessitano di acqua per la loro produzione con effetti catastrofici sulle popolazioni ed i paesi più disagiati e forti tensioni sociali. Per attutirne gli effetti sarà quindi necessario non solo risparmiare l'acqua ma preservarla in buono stato e questo implica comportamenti più sostenibile in tutti gli aspetti della nostra esistenza perché la qualità e la disponibilità di acqua sono fortemente correlate con la salute complessiva del Pianeta. La penuria d'acqua in alcune aree è aggravata da questi fattori ma bisogna ricordare anche che falde, fiumi, laghi, ghiacciai sono spesso condivisi fra più paesi. Inoltre lo sfruttamento economico di alcune aree disagiate con manodopera a basso costo porta a sottrarre buona parte delle loro risorse idriche mentre sarebbe necessario contribuire ad uno sviluppo economico diverso di questi paesi. Le grandi metropoli dove si concentrerà maggiormente la crescita demografica, anche per effetto delle migrazioni, dovranno far fronte alla nuove esigenze.

Ma per chi è ecologista per davvero non si tratta della sola necessità di far fronte ad una emergenza imminente. L'ecologia è uno stile di vita rispettoso ed attento verso l'ecosistema che richiede ricerca, analisi ed ingegno per trovare sempre nuove soluzioni più sostenibili per noi e per l'ambiente.

3 commenti:

  1. beh, con me sfondi una porta aperta.
    battaglia continua coi figli per il rispetto dell'acqua, e attenzione e divulgazione.


    poi vedi quelli che armati di canna dell'acqua (potabile!) si lavano la strada davanti casa, per non star lì a ramazzare due foglie con scopa e paletta... na tristezza!

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  2. Solo una questione. Da recenti studi si è visto che l'acqua che consumiamo risegue il solito ciclo dell'acqua. Ossia viene scaricata dopo essere purificata nei mari e nei fiumi, poi diviene nuvola, poi poggia, vene e ritorna acqua dolce. La mia questione è questa: perchè risparmiare?? in fondo il costo non è eccessivo e c'è praticamente sempre. E' vero che in alcuni paesi ce n'è di meno, ma la questione è che lì non ci sono gli impiati, o semplicemente l'acqua non arriva perchè è una zona particolarmente ostica della terra, basti pensare ad esempio all'africa. Ma il punto è che questi paesi non sono senz'acqua perchè noi ne consumiamo troppa, ma semplicemente perchè da loro non arriva, quindi da buoni occidentali possiamo anche spegnere tutti i nostri rubinetti ma rimarranno comunque senz'acqua. Invece di sprecare tutte queste energie per evitare lo spreco dell'acqua, perchè non fate qualcosa per incentivare la crescita di pozzi o di impianti di distribuzione nei paesi in cui c'è carenza d'acqua? Vi prego di rispondere ai miei dubbi perchè se da una parte sento una schiera di persone che dice di non usare l'acqua perchè ce n'è abbastanza per tutti, dall'altra sento un'altra schiera, tra cui scienziati, che dicono che di acqua ce n'è a sufficienza ma bisogna solamente distribuirla.
    Grazie

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  3. Ciao Anonimo, ecco la mia opinione. Sebbene il ciclo dell'acqua si ripeta di anno in anno l'acqua non è infinita. Ogni anno ne abbiamo a disposizione un quantitativo limitato. In alcune aree questo quantitativo è abbondante in altre meno. Anch'io non vedo come un litro d'acqua risparmiato a Bolzano possa portare qualche beneficio ad un bimbo dell'Etiopia ma un utilizzo corretto dell'acqua in certe zone del sud potrebbe renderla disponibile ad altri abitanti o evitare dei disservizi. In alcuni casi, la risorsa acqua, è un bene condiviso su più vasta scale in quanto falde acquifere, bacini, fiumi attraversano più paesi e comunque anche gli acquedotti possono servire vaste aree.
    Inoltre bisogna tener conto che quel quantitativo d'acqua di cui disponiamo, secondo gli attuali trand, dovrà essere condiviso con un numero sempre maggiore di persone in parte per l'aumento della popolazione mondiale ed in parte per i flussi migratori di quei popoli che abbandonano le aree più aride per insediarsi dove di acqua ce n'è.
    L'invito a razionalizzare (risparmiare) l'acqua deve essere pertanto interpretato sulla base della situazione specifica in cui si vive, con lungimiranza e senza prepotenza. Per qualcuno questo compito sarà più restrittivo per altri meno.
    Tuttavia, anche là dove di acqua ce n'è in abbondanza, trovo che sia un buon atteggiamento ecologico quello di non sprecarla inutilmente.
    Spero di aver risposto al tuo quesito e ti ringrazio del commento.
    Ciao Max

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